Adagiato tra le verdi colline del Fortore il lago Mignatta è posto a circa 900 mt sul livello del mare, presenta una forma ellittica con asse maggiore di 320 mt orientato NNW-SSE e asse minore di circa 170 mt ed è dotato di un piccolo isolotto alberato posto quasi al centro. E’ un lago semi-artificiale creatosi dalla raccolta delle acque provenienti dai terreni limitrofi ed è circondato da numerosi impianti eolici vista la costante presenza di vento. La sua denominazione, si presume, risalga a moltissimo tempo addietro. Molto probabilmente è dovuta al fatto che nell’antico acquitrino si prendessero le sanguisughe ‘mignatte’. Si racconta che per prendere le sanguisughe bisognasse entrare a piedi scalzi e gambe libere nell’acqua ed esse si attaccavano agli arti e così si potevano prelevare. Il lago Mignatta è da molti anni campo di gara Fipsas, infatti sono molte le società di pesca provenienti dal beneventano, avellinese e foggiano che si allenano e competono in queste acque, prevalentemente nelle tecniche al colpo. Nel lago sono presenti in numero davvero copioso di ciprineti, quali carassi, carpe regina e specchi, amur, tinche e ancora altre specie ittiche come il persico reale, persico sole, scardole, triotti, anguille e capitoni. Il fondale è fangoso, a tratti cosparso da vegetazione algale, canne sommerse e rami secchi, per questo motivo è vietata la balneazione. L’invaso è calato in un contesto montano di forte naturalità e le sponde erbose ed alberate sono ben curate; lungo le rive sono presenti delle strutture fisse per i turisti e pescatori, in particolare gazebi di legno e strutture per organizzare grigliate. A poca distanza dalla riva è presente un abbeveratoio collegato ad una sorgente perenne buona da bere. Sul lago nasce anche un’area curatissima, dove sono istallati un bar, gazebo, panchine, barbecue e bagni chimici che lo rendono un posto ideale anche per gite e pic-nic.